Il Rocca chiude la stagione con una sconfitta a Cefalù
L’Usd Rocca di Capri Leone ha concluso la sua stagione, perdendo 3-0 in trasferta contro la capolista e già promossa in Eccellenza Cephaledium, nella trentesima e ultima giornata del Campionato di Promozione Girone B.
La formazione caprileonese, allenata da mister Massimo Bontempo, chiude il torneo al tredicesimo posto con 31 punti e ottiene la salvezza al suo ritorno in Promozione.
Partita senza grandi motivazioni con la Cephaledium, che aveva conquistato il salto di categoria due giornate fa, e il Rocca, che si era salvato matematicamente Domenica scorsa, grazie al pareggio casalingo contro il Lascari.
Al 7′ l’attaccante della Cephaledium Marco Clemente, con un tiro a giro dal limite dell’area, colpisce l’incrocio dei pali. Continuano a spingere i locali e al 15′ Fazio supera un paio di avversari, entra in area e fa partire un destro, che sfiora il palo alla sinistra del portiere del Rocca Matteo Masitto. Al 23′ arriva il vantaggio della Cephaledium; Incognito commette un fallo di mano in area avversaria e il rigore viene calciato perfettamente da Marco Clemente. Il Rocca prova ad affacciarsi in attacco con qualche timido tentativo di Ninni Carrello, che non impegna il portiere locale Mortillaro. Al 32′ altro legno della Cephaledium con una traversa di Fazio, che sfiora il raddoppio su cross di Marco Clemente. Il 2-0 è nell’aria e giunge al 43′ con lo stesso Fazio, che sorprende Masitto con una palombella all’incrocio dei pali.
In apertura di ripresa il portiere Masitto esce per infortunio e viene sostituito da Di Pane. Il Rocca si rende pericoloso al 58′ con lo junjores Campisi, il quale dalla distanza impensierisce Mortillaro. La Cephaledium torna in avanti al 61′ con Giampiero Clemente, ma la sua conclusione dai 15 metri viene respinta da Di Pane. Al 76′ altro acuto del Rocca con il neoentrato Ricciardello, che impegna Mortillaro in angolo. Il tris della Cephaledium arriva all’84’ con un rigore di Giampiero Clemente, capocannoniere del torneo con 23 reti. La massima punizione viene decretata dal direttore di gara per un fallo di mano di Lupica.